Racconti 2007
Nel paese degli orti, tra le piante di mele i grilli sono disturbati dal traffico che spacca il cielo e lascia da una parte la campagna, dall’altra il nucleo industriale.
Bacco ci accompagna a San Nicandro, per un ricovero notturno sulla via della Madonna della Neve.
Tappeti volanti, sacchi a pelo, divani e letti.. la casa vive un tuffo nelle mescolanze.
Il traffico dell’Urbe è finalmente alle spalle.
Arriviamo da Campagnano, da Viterbo, dalle note di un piano forte..
Confronti di sorellanze, voci diverse e fresco buono.
Il primo rotolar di carta sui legni.. le prime esplorazioni a tavolino e… buona notte.
Quindici settembre duemila7.
La giornata si è messa in moto come un pachiderma che si muove con comodo. La tradotta per districarsi da cappuccini e pane e marmellata ci ha messo un po’: la fata buona ci ha dato uno spintino e bibidibobidibu… dalle carrozze spumeggia la brezza del mediterraneo..
E per chi vuol saperne di più.. bibidibobidibù.. www.mediterraid.it
Antonello Mr. Fratoddi e il Lupo Imperiale si conobbero lo scorso anno.. in occasione della partenza della prima edizione di Mediterraid.. e vuoi o non vuoi… tutte le strade potano al Tratturo e tutti i tratturi portano al mare.
In questa prima giornata di esplorazione gli umori sono altalenanti e il lavoro da fare parecchio..
Tattiche e strategie si incrociano: non va bene di qua, passa di là, il metodo! Il meeeetodoooo!!
Ora il metodo sta proprio nei tentativi di ricerca del metodo.
Livello esperienziale, luoghi antropizzati, altimetrie…
Paolo esce pazzo co’ tutte ste’ femmine che gli offuscano i picchi delle montagne, i silenzi dei sentieri, la concentrazione…
lui si farebbe volentieri una volata col parapendio.
Giusy mi regala un semino della sua buddità, io le restituisco un pezzo della mia storia con Padre Pio..
Monica PR romantica graziosa e tosta organizza, avanza e indietreggia quando è il caso con elegante destrezza.
Stefano nel frattempo vola dall’Umbria col suo zaino.. esperto di montagna con gli occhi della montagna.
Raggiunge le femmine che nel frattempo aspettano di riunirsi al gruppo sotto il cavallo di san Demetrio della chiesa omonima del bivio omonimo del paese omonimo.
Scende la sera. Siamo nel campo della Madonna di Cinturelli. Davanti a noi c’è un fiume d’asfalto. Le macchine sfrecciano e non ci danno retta
Ci raggiungono Assie e il Prof.Mennella, uomo elegante e fine che a una prima intuizione si presenta profondo, presente e lieve.
Tutti in piedi, riuniti intorno al pozzo come se fosse il tavolo dei cavalieri della tavola rotonda: le voci si perdono intorno, intorno è cielo, intorno è terra e pietra. Intorno è lontano.
Qualche stomaco gorgheggia la sinfonia del ventre che s’attarda e s’affama.
È ora di trovare un riparo dove lenire le pieghe dei succhi gastrici.
È sabato. Avete un po’ di posto o voi del Caval grigio? Un po’ di posto avete per me e per Giuseppe? … signori me ne duole è notte di prodigio, son troppi i forestieri, le stanze ho piene zeppe… il campanile scocca lentamente le sette.
Quella era la festa di Maria.. alla nostra festa arriviamo vuoi o non vuoi dentro un'altra Gerusalemme, dentro un'altra stalla.
Ripariamo a San Demetrio per fare l’ennesimo tentativo ma anche lì è tutto pieno.
Squilla il telefono, ma allora dove andiamo zitti che mi è scappata un’urgenza. Mangiamo nella trattoria di Settefonti perché Pippo ha bisogno di aiuto per il parto di una vacca: voi mangiate ed io vi seguo . va ben, va bene.
E qui giace la lepre, anzi no, la vacca: la trattoria di Settefonti è stranamente chiusa. La vacca non aspetta. Il parto è difficile. Tira di qua, corrri di la, spostati che dai fastidio…
Insomma alla fine i maschi urlanti tirano le funi le donne vanno avanti e indietro, alcune attratte, altre basite da quello spettacolo bestiale che è la natura che ci mette al mondo, animali e uomini.
Lellilna cara, ce lo fai un piatto di spaghetti? Certo che sì..
E fu festa e fu fiera.. e furono risate di ristoro
È così che questa notte è nato Arturo la mascotte del Tratturo.
Siamo ancora al 28. la vigilia.
Sulla strada.. il ventinove e il trenta..
Secondo le buone tradizioni di qualche slang di qualche indigeno vicino o lontano, si direbbe: sulla strada per ventinove e trenta.
Come dire.. il tempo era tiranno e il manipolo dei magnifici eroi non sapevano prevedere se e poi e se come tutto sarebbe veramente partito..
Un gregge di idee in cammino.
Lo diciamo col sorriso sulle labbra. Perché quando un’idea è bella cammina..
e supera anche coloro che l’hanno concepita..
un po’ come diceva quello..
un po’ come il sorriso della Gioconda, che si stacca da quadro per diventare patrimonio dell’Umanità, emblema degli enigmi, dei misteri, della vita e del suo rovescio…
28 settembre 2007 – alla cena di San Michele, organizzata in onore dei pastori a Castel del Monte dalla Camera di Commercio di L’Aquila, la nostra amica from Finland Tehri Paavola ha ricevuto il Premio Verga d’argento di cui è stata insignita nella mitica rassegna Ovini del 5 agosto scorso a Campo Imperatore.. pensate che lei ha fotografato un pastore abruzzese in primo piano con alle spalle una moltitudo di alpaca andini che a loro volta venivano incorniciati da una bella foresta finlandese.
L’atmosfera iniziale non era delle più semplici
- ma adesso che vorranno questi di Tracturo 3000? –
dicono alcuni - ma dove sta il guadagno?-
sbottano altri sottovoce… - nessun guadagno…
forse qualche supporto da parte della Regione ma tutti lavorano alla spedizione gratis et amore dei
- parla come mangi per favore
- Non ce la faranno mai…
- nessuno piglia una lira. Almeno speriamo di non rimetterci - questo mi sembra giusto
Qualche sbavatura andava limata: schiettamente, ufficialmente, con cuore sereno e gentile.
L’atmosfera si affiata.. Stefano e il Lupo intanto salgono sulle montagne. Si fa tardi.. forza! Muovetevi, che non è bello far aspettare i pastori.
Arrivano da Roma Tehri, Antonello l’apprendista stregone e Monica. Il ritardo alla festeggiata è concesso…
Gli animi si sciolgono.. e il buon vino riscalda silenzi e voci..
Io arrivo da Roma, come al solito come iva la tardiva.. aspetto che la cena termini e mi godo a valle il paese degli orti dove stanno cominciando i preparativi.. Onna: lì la mia gente domani farà gli onori di casa.. il Presidente della Pro Loco metterà il primo timbro.
È mezzanotte.. scenderanno a prendermi fra un po’ …
volate sotto il letto le scarpine di cristallo inizio a spalmare di crema quelle da trekking…
ora ho sonno e vi saluto..